C’È OLIO E OLIO: QUALE AGGIUNGERE NEL PIATTO?
                    
                        Ovvio: quello che ci piace di più!
                    
                        I nostri Concorsi Regionali, Nazionali ed Internazionali, che gli addetti del settore
                        da tanti anni apprezzano per la competenza dei nostri Giudici oltre che per l’imparzialità
                        e la trasparenza, ci permettono di porre in evidenza l’eccellenza della produzione
                        olearia, con la formulazione di graduatorie per fasce di merito che premiano, con
                        l’assegnazione de "Le Gocce d’Oro" di O.L.E.A, gli oli molto buoni (tre Gocce),
                        quelli ottimi (4 Gocce) e gli eccellenti (meritevoli di 5 Gocce). Sentiamo in proposito
                        il dovere di specificare che già i premiati con 3 Gocce sono buonissimi e capaci
                        di migliorare i piatti su cui vengono aggiunti a crudo.
                    
                        Ai Concorsi produciamo due Sezioni: oli presentati dai Frantoiani e quelli dei Produttori,
                        a motivo della differenza quantitativa che rende i primi notevolmente più presenti
                        sul mercato. Poi per ciascuna Sezione suddividiamo gli oli in monocultivar e blend,
                        aggiungendo una graduatoria per gli oli biologici, ovviamente tutti differenziati
                        per il tipo di Fruttato, che può essere intenso, medio o leggero, individuati secondo
                        la metodologia dettata dalle norme COI e dai Reg.ti UE.
                    
                        Già dal 2020, nelle graduatorie dei Concorsi: Premio nazionale “L’Oro d’Italia”
                        e Premio internazionale “L’Oro del Mediterraneo”, pubblicate nel nostro sito,
                        ad ogni olio abbiamo aggiunto un link che conduce alla sua Scheda di profilo sensoriale.
                    
                        Per facilitare la scelta sia dei consumatori che dei professionisti della ristorazione,
                        iniziando dal Premio “L’Oro delle Marche” 2020, abbiamo deciso di
                        aggiungere, alle graduatorie come finora elaborate, un’ulteriore presentazione che
                        vede tutti gli oli, siano blend o monocultivar, convenzionali o BIO e indipendentemente
                        dal numero di Gocce conquistate, suddivisi a seconda del sentore prevalente,
                        che per semplificazione descriviamo come: erbaceo, pomodoro, frutti
                        di bosco.
                    
                        La nostra lunga esperienza ci ha consentito di evidenziare che sono queste le sensazioni
                        gusto-olfattive che maggiormente differenziano gli oli quando aggiunti nei piatti
                        poiché, contrariamente a quanto descritto da molti, il sapore amaro e la sensazione
                        piccante, anche se intensi nell’olio, a motivo della piccola quantità aggiunta hanno
                        influenza pressoché nulla, o comunque minima, sul risultato organolettico complessivo.
                    
                        Rimandando alla rilettura di quanto già scritto nel nostro sito www.olea.info sull’utilizzo
                        dell’olio
                            in cucina, veniamo qui a rammentare che:
                    
                        - Erbacei sono la stragrande maggioranza degli oli prodotti, sia monocultivar
                            che blend: oli dalle note verdi, tra questi alcuni possono avere prevalenti profumo
                            ed aroma di erba fresca tagliata o foglia di olivo, mandorla verde, altri di carciofo,
                            spesso comunque mischiati tra loro, on presenza più o meno evidente di altri sentori
                            quali erbe aromatiche, mela, pera, frutta esotica e agrumi, fiori, spezie, ecc.
 
- Pomodoro quale sentore prevalente è caratteristico di un numero ben minore
                            di oli, sia monocultivar che blend. In questi, praticamente sempre, il sentore prevalente
                            di foglia di pomodoro o di pomodoro a diverso stato di maturazione è accompagnato
                            da sentori erbacei e note verdi come quelli descritti sopra, diversamente combinati
                            tra loro.
 
- Frutti di bosco, spesso con sentore netto di lampone, sono presenti in una
                            minima quantità di oli provenienti prevalentemente da Marche e Puglia, con difficoltà
                            crescenti a reperire oli pugliesi profumati di lampone a causa del dramma provocato
                            dalla Xylella. Anche in questi oli sono sempre presenti altri sentori erbacei, con
                            a volte sensazioni floreali. Li presentiamo con la speranza che questo raro sentore
                            possa sopravvivere ed anzi incrementarsi con l’impianto di nuovi oliveti costituiti
                            dalle cultivar interessate.
                        L’esperienza di tante cene studio, condotte sull’utilizzo di tre oli rappresentanti
                        delle tre famiglie nello stesso piatto suddiviso in tre porzioni, ha evidenziato
                        che non c’è mai accordo tra i commensali, poiché sempre qualcuno preferisce aggiungere
                            un olio erbaceo, altri con pomodoro, e sorprendentemente molti gradiscono la presenza
                            di frutti di bosco: il gusto personale non si concilia con alcun dogmatismo
                        di “abbinamento olio-cibo”.
                    
                        Quindi, senza alcun dogma di utilizzo, esortiamo tutti a fare la stessa prova
                        per stabilire la propria preferenza, che magari sarà diversa da quella del familiare
                        o dell’amico invitato a cena.
                    
                        Importante è arrivare a conoscere la diversità di risultato organolettico determinata
                        soltanto dal diverso olio aggiunto a crudo, a patto che questo sia uno degli straordinari
                        prodotti presenti nelle nostre graduatorie.
                    
                        Di questi sarà sufficiente procurarsi poche bottiglie, la maggior parte scelte tra
                        gli oli erbacei e qualcuna in meno con pomodoro, valutando se aggiungere anche un
                        olio tra i pochissimi con frutti di bosco, sempre consapevoli che è doveroso pagare
                        il giusto prezzo per gli oli di alta qualità.
                    
                        Poi si potrà acquistare in maggiore quantità un buon extra vergine, magari non presente
                        nelle nostre graduatorie e quasi sempre caratterizzato da profumi erbacei, da utilizzare
                        in cucina per tutte le cotture e soprattutto per le fritture, per cui l’olio extra
                        vergine di oliva è di gran lunga il grasso migliore.
                    
                        Buon olio a tutti!